giovedì 1 novembre 2012

L'Anno della lepre



"..arrivai a Kittila,paese natale di Arto Paasilinna. In aereo sarei tornato a Helsinki, e poi in Italia, La mia fuga era finita, tornavo a casa, dopo un mese e mezzo di incontri, ubriaco di verde, di colore. Quando si alzò in volo l'aereo ebbi un colpo al cuore:Dall'alto, per la prima volta, vedevo la Finlandia in una prospettiva in cui potevo riconoscere lo spazio dei suoi laghi, delle sue foreste.Per giorni e giorni vi ero vissuto dentro, troppo vicino per poterla riconoscere. Ma non distaccato per non custodirla nel cuore, per sempre".
Fabrizio Carbone

"L'orso si rizzò sulle zampe posteriori ai bordi del canale, emise un bramito stridente:il suo bel collare bianco sulla pelliccia nera brillava sotto i raggi del sole. L'orso si voltò verso Vatanen, feroce,urlandogli contro tutta la sua rabbia. Vatanen si tolse gli sci, si sdraiò sul ghiaccio, fece sciogliere la brina del cannocchiale, tolse la sicura e mirò dritto al petto dell'orso.Il grande orso si afflosciò sul ghiaccio, non ci fu bisogno di una seconda pallottola. Vatanen si trascinò carponi fino all'orso, gli squarciò la gola facendone uscire il sangue, un sangue nero, coagulato,ne bevve due sorsi nel cavo della mano. Poi si sedette sul corpo enorme, e si accese una sigaretta, l'ultima.
Piangeva, non sapeva il perchè ma non poteva trattenere le lacrime, carezzava la pelliccia dell'orso, carezzava la lepre, che se stava rannicchiata a occhi chiusi nello zaino...."

Un racconto che porterò sempre nel cuore, Pasilinna lo chiama "novella". Ho attraversato la Finlandia attraverso paesaggi spettacolari, il profumo delle foreste, la lucentezza dei suoi laghi. ho vissuto avventure ed emozioni, ho respirato una sensazione di libertà.

Ho scelto  di riportare questa parte del libro per un motivo tutto mio personale, inspiegabile a voi che mi leggete, ne condivido però tutta la mia emozione.

19 commenti:

  1. spero, prima o poi, di partire per quei luoghi

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    1. Amo molto quei luoghi,ci si ubriaca letteralmente di verde, celeste, azzurri, ti rimangono dentro.

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  2. Passai ma non ti trovai. Spero che l'influenza possa essere in via di guarigione.
    Un sorriso per una solare serata.
    ^_____^

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    1. Mia sorella si è vista un bel giovanotto sulla porta del negozio, le ho detto che si trattava dell'autore dei libri"fiori nella neve" e "al e bo" al che è rimasta a bocca aperta. Ho visto poi il tuo angolo in libreria ed i tuoi libri in vetrina e Paola entusiasta, hai fatto scalpore nel portico di via Mazzini!
      Sono al corrente delle varie iniziative in programma e quindi le occasioni non mancheranno per incontrarci.
      L'influenza è stata brutta, ora mi sento molto stanca.
      Tanti sorrisi a te!

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  3. certo l'emozione non manca, grazie di avercelo fatto conoscere

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    1. Ho immaginato l'orso come l'amore, nel libro si affaccia alla finestra ed è immenso, pauroso, entra e graffia la pancia a Vatanen, il protagonista, il quale ne avverte tutto il dolore e la potenza Decide di rincorrerlo, per cancellare il dolore , ossia l'amore che brucia nella pancia, corre per monti e valli, senza stancarsi, l'amore scappa e scappa, alla fine riesce a sconfiggerlo,nel libro beve il suo sangue per trarne la forza, nell'immaginario dell'amore mi siedo sopra la pelliccia e piango.

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    1. Grazie ai tuoi sempre preziosi consigli!
      Quando leggo spazio con interpretazioni tutte mie, sento i libri.
      Sai che un nostro concittadino, artista contemporaneo sta avendo successo a londra con delle opere che presentano su dei bicchierini le ceneri dei suoi libri bruciati? il messaggio è che essi annullano la capacità di un pensiero puro, non condizionato...brrr. cosa penseranno i posteri di questa nostra arte del disturbo!
      Ciao e buona domenica.

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  5. Io mi immedesimo nel cacciatore che mi fa ricordare quando andavo a caccia,
    c'è una emozione nello sparo,
    nello sparo al volo a una pernice
    o in quello di getto alla lepre
    è il raccattare l'animale morto che m'ha fatto smettere,
    lo prendevi in mano ancora caldo,
    a volte ti toccava ammazzarlo perchè agonizzante.
    La caccia mi piace ancora,
    è toccare la morte che mi faceva paura,
    mi pulivo il sangue nel sedere dei pantaloni per non vederlo.
    E' stato facile smettere
    senza rimpianti.

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    1. Meglio un bel tiro al piattello. Mio padre era cacciatore e mi parlava sempre di un istinto atavico nell'uomo. Ricordo il mio "daffare" a liberare uccelli, spaventarli per farli fuggire, boicottare le sue uscite di caccia.
      Nelle colline sopra casa mia vi si trovano file di "casotti" sopra gli alberi, sembrano postazioni di guerra, intanto gli uccellini scendono in fuga nel mio giardino dove ho sistemato delle casette con cibo e acqua..stì disgraziati!I cacciatori intendo con le loro tute mimetiche.

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    2. Effettivamente le postazioni fisse sarebbero da abolire,
      non hanno niente del bello della caccia che si fa col cane,
      roba da teste di cazzo che vanno a sparare ingannando le prede.
      Si capisce che non li approvo vero?

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  6. Vatanen [...]"Piangeva, non sapeva il perché ma non poteva trattenere le lacrime, carezzava la pelliccia dell'orso, carezzava la lepre, che se stava rannicchiata a occhi chiusi nello zaino...."
    Vatanen, piangeva perché sapeva quello che hanno scoperto gli scienziati su uno studio sugli animali che, hanno riscontrato che tutti i mammiferi sono in grado di provare emozioni, sono capaci di esprimere sentimenti di tenerezza, soprattutto quando allevano i loro piccoli manifestano calore e affetto, L'orso era aggressivo perché si sentiva minacciato per proteggere la sua prole.
    La coscienza di Vatanen ne era consapevole commettendo un ulteriore sbaglio bere il sangue dell'orso.

    Un abbraccio, Edo

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  7. Certo Edoardo,io ne ho fatto una mia metafora personale, però il senso è quello che descrivi tu.Vatanen provava del rispetto e dell'amore per questo magnifico e spettacolare animale come per tutte le creature, ha ucciso l'orso quasi volesse fermare se stesso, la sua corsa e il suo desiderio di libertà, berne il sangue è un rito selvaggio che credo parta dagli indiani d'America, è un modo per acquisire la forza di una bestia forte e coraggiosa.

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  8. Ciao Ale, ti lancio un commento di prova ... devo controllare cosa non va nel mio blog. Bacioni!

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  9. Ciao Carla,
    scusami se non mi hai ancora sentito questa settimana, sono impegnatissima con il lavoro e le mie passioni.
    Verrò a trovarti presto, quasi subito. Ciao

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  10. Ciao Ale,
    Curiosità:
    Quali sono le tue passioni oltre il leggere libri?

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  11. Dipingere, la musica, il cinema, l'Arte in generale, conoscere nuove culture e tradizioni,gli animali, cucinare , fare l'amore. Ciao Edo

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  12. sono un'esagerata! Buon weekend a te Edo

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