lunedì 18 febbraio 2013

Il caso

Ghoethe diceva:" Il caso è una zuppa fatta dai furbi che mangiano solo gli stolti"

Carlo Maria Mariani artista Dice: Il caso non esiste..scesi per la scalinata di Piazza di Spagna, c'era uno di quei vecchietti che vanno in giro con tricicli pieni di roba vecchia:vecchi candelabri, vecchi ferri...E così ci vado a finire contro e vedo la stampa di A.L'ho riconosciuta subito:Angelika Kauffmann.Era lì..... ho sceso la scalinata  e l'opera era lì..."

L'universo ha un suo linguaggio fatto di segni, non credo nella casualità, penso tutto abbia un senso e che quasi nulla succeda per puro caso.

Stamattina mi sono svegliata con la sensazione di qualcosa d'indefinito che non abbia ancora raggiunto una sua conclusione armonica con l'universo.
Ho pensato all'amore, quante volte ci si può innamorare nella vita e quante volte si crede di essere innamorati.

E' un mistero che comprendo attraverso il Cantico dei Cantici, un qualcosa di molto forte, più della morte.
Lo comprendo attraverso le opere d'Arte, sculture , dipinti e i racconti degli Dei.

Ho creduto di essere innamorata tantissime volte, credo capiti a tutti, ma solo due volte sono sicura si sia trattato di amore vero.

Il primo ricco dell'intensità della giovinezza, un amore privo di ragionamenti e colmo di poesia.
La seconda volta mi è successo qualche anno fa.
Ricordo Londra, ero addormentata, un sms, non riuscii a svegliarmi ma sapevo che era lui..
A Oslo la nave stava salpando al tramonto, una bellissima musica nell'aria, lo pensavo ed ecco il suo messaggio,
 ricordo il suo sguardo
i baci più belli che io abbia mai ricevuto
le uniche rose in tutta la mia vita
lui giocava, io fingevo di giocare.

Poi quel giorno, gli abbracci che non esistevano più, i baci assenti, le parole dette con svogliatezza, il treno, il nodo di pianto.

Un'estate torrida, messaggi assurdi via mail
avvenimenti che travolgevano la mia esistenza in quel momento

quando mi disse di essere innamorato della donna di sempre lo compresi, eccome, gli augurai ogni bene.

Un mattino mi arrivò una mail  crudele, molto dura.

PERCHE' NON LASCIARMI LA DOLCEZZA DEI RICORDI ? Perchè intaccare i miei ricordi, solo miei.

Ora provo sentimenti di paura, paura di amare, tantissima.

7 commenti:

  1. E adesso si ha paura di amare come se vivere con questa paura ci mettesse al riparo del dolore di non essere amati.
    E allora si vive con una continua tensione che non ci fa apprezzare quello che c'è di buono nella vita.
    Non ho una soluzione, per ora sto sperimentando,
    sono in standby e ci sto male, passerà.
    Ciao.

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    1. Tre anni di montagne russe ti sfiniscono sentimentalmente.
      Poi all'improvviso un meteorite si schianta sulla tua testa, rumore di vetri infranti e schegge nell'anima.
      Penso ci voglia del tempo. Ho tanti altri amori

      C'è mio figlio in standby, passa tutto il giorno a dirmi quanto è triste!

      Ti auguro di riprende presto il tuo ritmo sentimentale.

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  2. oggi ai ragazzi in libreria ho letto L'innamorato... incredibile questo nostro pensiero. Ciao ;)

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    1. Cara Stefania, se hai notato nella realtà virtuale capita molto spesso di ritrovarci in collegamento con gli stessi pensieri,di sentire le persone, un po' come al bar di mattina, mi capita di fare colazione in un caffè dove s'incontrano sempre le stesse persone, viene a crearsi una sintonia incredibile.

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  3. Ciao
    William Shakespeare in una sua opera "Innocente" recita:
    "Prendi l'aspetto del fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso".Può essere una regola di vita? Forse.
    Un abbraccio, Edo

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  4. Un commento bellissimo!
    Ci capita d'innamorarci non tanto dei fiori innocenti, ma dei serpenti nascosti sotto di essi.
    Shakespeare parla del nostro essere serpenti,un po' come la frase di Andreotti che a pensare male ci si azzecca, però in questo caso è un po' una questione di personalità, io al contrario sono di un'ingenuità disarmante.
    Se mi sono innamorata di uomini sbagliati sono stata amata da uomini meravigliosi, che strano l'amore!

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  5. Bell'argomento :-) Ci fu un tempo in cui, su un forum specifico, scrivevo spesso su questo tema, dando le mie opinioni - piu' che "consigli" - quando sentivo di poterlo fare :-)
    In generale credo che stare a pensare col "senno del poi" se si trattasse o meno di vero amore sia inutile filosofia, probabilmente un tentativo di razionalizzazione per cercare di darsi delle spiegazioni all'accaduti ;-)
    E' vero cio' che crediamo esser vero, e poiche' cio' che crediamo esser vero cambia nel tempo, e' molto difficile che manteniamo la stessa opinione su un amore finito.
    In realta' e' una domanda leziosa chiedersi se fosse o meno amore, ma lo si comprende solo dopo :-)
    Invece concordo pienamente sulla tua considerazione finale. Anche io, volendo, avrei potuto "far male" con considerazioni "postume", ma l'ho sempre evitato. Perche' farlo? Per star meglio? Ma che persona si e' se si crede di poter star meglio facendo star peggio chi abbiamo amato o chi ci ha amato, perfino e poi e' finita male? :-|
    www.wolfghost.com

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