domenica 17 marzo 2013

tra il fantastico ed il possibile

Dal romanzo "l'insostenibile leggerezza dell'essere" Milan Kundera


"...Il mio è un appartamento molto semplice- disse l'ingegnere.-spero non le dia fastidio-
-no, per niente- disse Tereza guardando la parete tutta coperta di scaffali pieni di libri.....aveva centinaia di libri,Tereza ne era contenta e l'angoscia con la quale era andata lì si placò leggermente.

Un libro la attirava.Era una traduzione dell'Edipo di Sofocle...prese il libro e lo aprì.Appena l'uomo fosse ritornato gli avrebbe chiesto come mai avesse quel libro, se l'aveva letto e cosa ne pensava. Sarebbe stata un'astuzia per spostare la conversazione dal pericoloso territorio dell'appartamento di uno sconosciuto all'universo famigliare....

Poi sentì una mano sulla spalla.L'uomo le prese il libro di mano, lo rimise senza parlare nella libreria e la guidò verso il divano......"ma non è mio desiderio!-
...La strinse a se e le mise una mano sul seno.La mano dell'ingegnere indicava il suo corpo, e lei si rese conto che in fondo non si trattava affatto di lei stessa(della sua anima) ma del suo corpo soltanto. Di quel corpo che l'aveva tradita e che lei aveva spinto nel mondo tra gli altri corpi.
........
lui la spogliava e lei rimaneva pressochè immobile. Quando lui la baciò, le sue labbra non risposero al contato.............


Lui la osservava con bramosia;si era accorto della sua rabbia e accelerava i propri movimenti sul suo corpo..

Si alzò dalla tazza, tirò l'acqua e andò nell'ingresso. L'anima tremava nel corpo, nudo e respinto.E in quel momento avvenne qualcosa d'indimenticabile:ebbe voglia di andare da lui nella stanza e sentire la sua voce, le sue parole. Se lui avesse parlato con voce calma e profonda,l'anima avrebbe trovato il coraggio di uscire sulla superficie del corpo e lei sarebbe scoppiata a piangere....

Stava nell'ingressino e cercava di dominare quell'immenso desiderio di sciogliersi in lacrime davanti a lui. Sapeva che se non ci fosse riuscita sarebbe arrivata dove non voleva. Si sarebbe 
innamorata di lui...

In quell'istante dalla stanza interna giunse la sua voce. Al sentire quella voce disincarnata rimase sbalordita:era sottile e acuta.Fu forse grazie all'impressione sconcertante e spiacevole che le procurava la voce, che le riuscì di scacciar via la tentazione. Entrò nella stanza, raccolse le sue cose sparse, si vestì in fretta e uscì..."


Penso a quante donne abbiano vissuto silenziosamente situazioni come questa, perchè."Chi è pesante non può fare a meno d'innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell'aria, tra il fantastico e il possibile. mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla "com-passione" verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza; quasi come nelle affinità eelettive si forma il perfetto quadrato delle affinità amorose."  Pietro Citati

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