domenica 23 giugno 2013

La lunga attesa dell'Angelo



" Quello che ci identifica,non sono i temi o i soggetti che ci vengono commissionati,che sono determinati dalla religione, dalle richieste del mercato e dallo spirito del tempo, ma il sentimento che a quei temi e a quei soggetti infondiamo affrontandoli dopo che mille altri prima di noi li hanno affrontati: la disposizione delle figure nello spazio,la prospettiva ravvicinata o siderale da cui le guardiamo,la loro fusione armonica nel paesaggio o l'angustia delle stanze in cui sono rinchiuse,la presenza degli oggetti e del mondo oppure l'astrazione, la riduzione dei personaggi a fantasmi della mente, la quantità di informazioni sulla storia che forniamo o tacciamo. E più di tutto il rapporto che lega un personaggio all'altro- l'attrazione,la repulsione,la devozione, il rancore. Il modo in cui ognuno determina,limita o produce l'esistenza dell'altro, proprio come nel mondo accade a noi. Lo scorcio di un corpo, la convulsione del tramonto, la profondità dell'ombra, la poesia di una spalla nuda, la malinconia di una bottiglia sul pavimento, la solitudine di una palma nel vento...Questo sentimento è la luce.Muta come noi. Siamo tempo che scorre. I miei quadri sono cambiati con me,"

melania g. mazzucco

3 commenti:

  1. Ottima la scelta di questo capolavoro.
    Un caro saluto.
    Johnny

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  2. Credo che sia molto giusto, è con questo spirito che immagino agire un'artista. Anche se dubito che tutti perseguano davvero il tentativo di infondere una "anima" alle loro opere.

    www.wolfghost.com

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  3. Non ci sono apprezzamenti inediti da poter esprimere per quest'opera. È possibile solo gustarla come milioni e milioni di persone han fatto prima di noi.
    Un sorriso per un sereno inizio di settimana.
    ^___^

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