domenica 8 giugno 2014

Era un'altra stagione amore mio





Giovanni Pacchiano mi ha scritto ringraziandomi del post dedicato al suo bellissimo romanzo, riporto solo una parte nella quale sono raccolte le sue impressioni sui miei dipinti,è indescrivibile la mia emozione e di quanto mi sia sentita lusingata da questa attenzione. GRAZIE GIOVANNI

Ecco Una parte del testo

...... a volte mi chiedo anch'io come ho fatto a scrivere un romanzo così lungo e forse non semplicissimo in sette mesi (anzi, 6 mesi e 26 gg., per l'esattezza).
Dei suoi quadri che ho potuto vedere su internet uno di quelli che mi piace di più è il Passo del Gavia, per due motivi.
Il primo è che lei attraverso il tratto e i colori sa rendere molto bene quell'idea e quella sensazione di silenzio e solitudine e quiete, a metà fra la realtà e l'allucinazione, che corrisponde nella mia memoria al Gavia. Lo vidi per la prima volta da bambino a 5 anni, quando con i miei genitori e mia sorella passammo un mese intero, d'estate, a Pezzo, sopra Ponte di Legno. Lo associo anche alla grande impresa di un ciclista veneto, Imerio Massignan, nel giro d'Italia del 1960 (lei di certo non era ancora nata, ma immagino che il suo papà sapesse bene chi era. Io sono andato a intervistarlo un po' più di un anno fa per Sette. Ero emozionatissimo). E, secondo motivo, in più il suo quadro mi richiama alla mente le poesie di Georg Trakl (se non lo conosce lo deve leggere assolutamente, credo ci sia ancora un'edizione nei Grandi Libri Garzanti: Austriaco di Salisburgo, morì suicida ancora giovane durante la prima guerra mondiale). Liriche espressionistiche. Del resto io Trakl lo faccio citare dal padre di Lo, quando sono sulla neve di Simplon Dorf, e poi da Lo quando arriva con Berto al piccolo giardino botanico sopra Stresa.
Voglio molto bene ai miei personaggi, come se fossero persone reali: così come penso lei voglia bene ai suoi quadri.
Per stasera è tutto. Devo finire di leggere un romanzo in dattiloscritto che andrà in stampa da un piccolo editore: gli ho promesso una prefazione perché conosco l'autrice da 30 anni e ha qualità umane e di scrittura. Un caro saluto da
giovanni


MELANCONIA

Ombre azzurrine. Oh, voi occhi scuri,
che lungamente mi guardano passando.
Miti suoni di chitarra accompagnano l'autunno
nel giardino, sciolto in bruno ranno.
Della morte la tetraggine severa preparano
mani ninfee, a rossi seni suggono
labbra avvizzite e in nero ranno
del giovane solare umide ciocche scivolano.

.............................................................................
Georg Trakl

Ho letto così alcune poesie di TraKl  bellissime!





Era un'altra stagione, amore mio - Pacchiano Giovanni - wuz.it

    di 


    A volte il grande amore cammina sotto il nostro sguardo disattento per anni, prima che lo riconosciamo. Altre, invece, basta un solo istante: una parola, uno sguardo, e la vita cambia il suo corso per sempre. Così accade a Lo, che dei suoi diciott'anni porta addosso tutta la vitalità e la sfrontatezza, nel gelido gennaio milanese del 1973, un momento caldo della contestazione studentesca. Nell'attimo in cui il suo sguardo si posa su Berto, giovane professore nel suo stesso liceo, che lo ricambia, tra loro nasce qualcosa di unico. Lo piace a troppi: è una "cattiva ragazza" e frequenta con spensieratezza per denaro, assieme a Vicki, l'amica del cuore, una lussuosa casa d'appuntamenti nel centro di Milano. Ma l'incontro con Berto le fa scoprire l'amore. Il sentimento che li travolge è forte, intenso, e però come trattenuto dalle troppe differenze e da oscuri segreti che si insinuano tra loro ogni giorno, allontanandoli sempre più. Perché capita di incontrare la persona giusta nel momento più sbagliato. Costretti a separarsi o, piuttosto, incapaci di combattere nel nome di quell'amore così vero, ma così fragile, le loro strade si dividono. Altre storie, matrimoni, città, altre stagioni li vedranno protagonisti, ma entrambi porteranno nel cuore una nota di rimpianto per quell'amore abbandonato agli albori, mai vissuto davvero. E solo dopo vent'anni troveranno il coraggio di provare a essere felici.

    1 commento:

    1. Libro messo in lista.
      Quadro: commento di Meli:bellissimo, l'acqua che scorre sembra vera...

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