lunedì 20 ottobre 2014

Segantini


Ave Maria Trasbordo


E' il titolo del Dipinto di Segantini che più mi ha emozionato ieri durante la mostra a Milano Palazzo Reale.

I pastorelli con il loro gregge attraversano il lago, dal campanile del paese la campana suona L'Ave Maria, i pastorelli si raccolgono in preghiera e smettono di remare.

Dicono che Segantini sia ateo, non credente, non ho sentito nel cuore tanta fede come nell'espressione metaforica e simbolica nei suoi dipinti.

La Mostra inizia riportando un suo pensiero scritto che dice pressapoco che Dio non esiste perchè crede che Dio si trovi in se stesso, in ogni particella che compone l'universo, Dio è la vita stessa, E' la spiritualità della morte, la maternità, l'ultima fatica della sera, titolo di un dipinto meraviglioso.

Il primo dipinto che si vede è quello creato per la sua tesi all'Accademia con tema : La prospettiva.

Mi manca il fiato solo a descriverlo, inutile dire un capolavoro.

Vediamo l'interno di una Chiesa un scorcio, dove si vede un Leggio, il pavimento di pietra, una finestra, le sedie dei cantori formate da immagini intarsiate nel legno, non descrivo ogni particolare, tutto è dipinto e disegnato con cura dei particolari ma ciò che colpisce è la luce che entra dalla finestra che illumina la veste diun prelato ed il pavimento, l'effetto del chiaro scuro, la pace, la serenità, il silenzio che si avverte.
La prospettiva? Incredibile, punti di fuga ovunque che s'intrecciano creando distanze, profondità, volume, da ogni angolatura si osservi il dipinto si nota una grande abilità prospettica, la grandiosità si coglie in ciò che l'artista riesce a comunicare attraverso il suo sentire.

Ogni opera merita una grande riflessione, una mostra bellissima, magnifica!


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