lunedì 26 gennaio 2015

breve racconto di viaggio




Il giorno di Natale io e mia figlia  siamo partite per Amsterdam,colazione in aeroporto con lettura ad alta voce da parte di  Irene del romanzo "Oceano mare" di Barrico

"Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci
E la limpidezza delle cose deboli. 
E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.

E poi in volo! Con il solito entusiasmo di sempre, la solita meraviglia nel trovarci sopra le nuvole.

Amsterdam è bellissima. Facile da visitare, un consiglio: camminare e camminare, ogni angolo  ed ogni via è una sorpresa. Io ho amato una grande libreria,un palazzo a più piani, con un signore che suonava il carillon in entrata,mi sono immersa nel mondo delle fiabe, immagini  nei libri che mi hanno riportata nel periodo dell'infanzia, scoprendo che forse è il più vero, il periodo in cui si sogna, si fantastica, si esce per esplorare. In fondo Amsterdam è stata questo per me ed è stata una magia anche per Irene. L'arte ci avvolgeva, ci circondava, vivevamo immerse in essa. 

BERLINO

trascorsi tre giorni abbiamo preso un altro volo in direzione Berlino, con grande dispiacere di Irene che sarebbe stata volentieri ad Amsterdam.Dovevo presenziare ad un brindisi in un locale dove con alcuni Artisti italiani, fotografi e pittori abbiamo esposto delle opere. 
Il viaggio è iniziato con una disavventura.Ci eravamo affidate ad un'agenzia di viaggi , che ci ha prenotato un hotel che in realtà sembrava un ostello,
ci hanno scritto di prendere il bus n... in direzione di ...per raggiungere il luogo. Abbiamo seguito le indicazioni e siamo scese in un punto che...non ci capivamo più, dov'era la via dell'hotel? A nord a est , dove? Due anziani ci hanno indicato di prendere la metrò U in direzione di..scendere e prendere la metropolitana S in direzione di..piene di bagagli, stanchissime, finalmente arriviamo, ma perchè non ci hanno consigliato un taxì, non costa molto a Berlino.

Arriviamo, la zona è molto lontana dal centro, intendo da Alexanderplaz , fridierichstrasse, Brandeburgo , postdamer plaz, la più bella.

Ambiente pessimo,muri scrostati, materassi sul pavimento divisi dai muri da fogli di compensato, moquette sporca, puzza, rumori da tutti i lati. Irene è scoppiata a piangere, in quel momento telefona un nostro amico di Bologna, la sente e le dice di stare calma, prenota in un altro Hotel da Bologna, ci chiama un taxi , ci dice che nel giro di mezz'ora ci attendevano in un Hotel  in una zona caratteristica. cambiamo Hotel, porto Irene a cena fuori in un bellissimo locale in Piazza Postdamer,la vedete nella foto, luminosa , una meraviglia, ma ormai l'incanto è rotto, non c'è nulla che le vada più a genio. A Berlino abbiamo preso molte metrò, molti bus e anche treni, è grande e per visitarla bene abbiamo dovuto usare mezzi pubblici e lei si è stancata.

A me è piaciuto tutto! Alexanderplaz sotto la neve, i murales sui resti di muro disegnati da artisti di tutto il mondo, palazzi ideati da architetti importanti dopo la caduta del muro, Musei bellissimi, gallerie, teatri e mostre a non finire, negozi e palazzi splendidi, si respira la storia.
La notte di Capodanno spettacolare, tutto il cielo di Berlino illuminato dai fuochi d'artificio per più di mezz'ora.

Nulla sono valse le colazioni per lei in camera con la cioccolata ed i dolcetti di marzapane, le serate in locali molto carini dove abbiamo cenato al suono di musiche che lei adorava, ama la musica classica, il jazz .
La sera di capodanno ci hanno consigliato un locale giovane in stile americano per Irene. Erano tutti giovani!! Così lei si è chiesta cosa ci faceva con la mamma e così abbiamo festeggiato in Hotel dove avevano organizzato una bella festa.
Al ritorno altre disavventura,Irene si dimentica dei barattolini di latta colorati nello zainetto ed un bibita, al controllo la strapazzano, vogliono che beva la bibita e che io vada via e che si arrangi, visto che non mi staccavo da lei, non mi sono mai sentita tanto arrabbiata, ho fatto notare che è minorenne e c'è modo e modo di trattare i giovani, non sono mica tutti delinquenti! Alla fine ci hanno lasciato andare con i barattolini e gettando la bibita, ma che modi!
Si è arrabbiata, tanto arrabbiata che mi ha fatto girare la testa per un mese.

In ogni caso anche questo viaggio mi ha arricchita dentro, è stata un'esperienza , un'avventura e forse da grande i ricordi della settimana trascorsa con la mamma in viaggio assumeranno un'altra prospettiva anche per Irene.


1 commento:

  1. Un viaggio con mamma vale sempre la pena, gli imprevisti? Fanno crescere, creano indipendenza e autogestione.
    Un bacio.

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