mercoledì 20 maggio 2015

Non sociale ed ignoranti

Mia sorella ha fatto una constatazione: La Sandra sta vivendo il suo periodo "asociale"-
E' un periodo in cui devo continuamente rinunciare  a mostre d'Arte dove sono invitata ad esporre e partecipare, spesso a dipingere per mancanza di tempo, troppo impegnata nella mia attività .
Conseguenza di una mia decisione di aprire il Panificio di domenica in occasione di diverse iniziative promosse dalla mia città. Una decisione nata dal desiderio di poter fare un po' di ferie e riposarmi, per fare questo ci vogliono i denari, quindi grande attività di dolci e salati. Un unico problema , di domenica il personale si rifiuta di aiutarmi, chi per riposo, ed è giusto, chi per poter divertirsi, il giovine.
Una commessa piccolina e grintosa segue la clientela, ormai pallida e sfinita ma che come me vorrebbe andare al mare con il nipotino.

Così mia sorella ieri sera mi ha fatto una bellissima sorpresa. Ha invitato la mia cara amica di Firenze per una settimana e così quando mi sono recata dalla nonna ho trovato la tavola imbandita, le amiche e la Rosy, che bello!
Abbiamo subito iniziato a parlare fitto fitto, un mondo tutto nostro che un po' ha escluso gli  altri allegri commensali.
Non mi ero accorta che mia figlia ci stava ascoltando con attenzione , tanto che ad un certo punto ha esclamato: Il mondo si divide in due categorie, GLI IGNORANTI e quelli che non lo sono!
Rosy ha risposto:- ma no!, gli intuitivi, i lettori, coloro che hanno curiosità ed i beati pacifici.
Mi sono ricordata di un'osservazione a proposito dell'autore del Piccolo Principe il quale in un momento in cui pensava di non farcela e di essere in pericolo con il suo aeroplano, si è ritrovato a pensare alla sua domestica francese tutta dedita all'ordine ed alla vita  vissuta esclusivamente fra quattro mura, ai frutti delle messi e al caffè e latte che gli avrebbe preparato se fosse tornato a casa. Ha pensato a tutte le cose imparate, alla cultura, alla filosofia, all'intelligenza e si è chiesto cosa significhi ignorare delle cose, quanto grande possa essere la semplicità, nella sua mente si erano ribaltate delle convinzioni come il suo aereo, cielo sopra e terra sotto.

Un'ultima cosa, Rosy mi ha chiesto se con tutto il mio creare dolci, focacce di vari tipi, disegnare o leggere nel poco tempo rimasto, non mi succeda di sentirmi poco donna,
Le ho parlato di una disciplina del buddismo la quale insegna a nascondere i propri impulsi, non sentirli per non stare male, fino a quando sembra di non aver bisogno di nulla.
Lei mi ha risposto che chi pensa di non aver bisogno di nulla, sopprime impulsi, diventa asessuato, corre in continuazione con la testa bassa senza guardarsi attorno se non solo la natura e le torte, in realtà ha molto bisogno di tutto.

Cara Rosy, ora sto vivendo il mio periodo asociale.

6 commenti:

  1. Ti posso dire una cosa? Io ed il mio compagno siamo due asociali in tutto il senso che tu esprimi, anche sul piano sessuale, perché abbiamo un rapporto che va al di là della congiunzione carnale: siamo pieni dei nostri esseri, delle nostre menti e delle nostre passioni.
    Mi capita ancora una volta di capirti, anzi comprenderti assai bene.
    Un saluto!

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    1. A.H.V. ti ringrazio per la tua presenza nel mio blog . Io credo che una buona congiunzione carnale sia la risposta di una buona interazione sessuale, quindi i bisogni fisici o chimici, quelli che rilasciando endofrine ed ormoni cambino sostanzialmente da rapporto a rapporto. Io sento il bisogno di una comunione intellettiva. Leggendoti mi viene da pensare al bellissimo romanzo di Ghoete:"Affinità ellettive".

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  2. Gli intelletti e le sensibilità superiori richiedono altrettante sponde per essere felici. Altrimenti è meglio lasciar perdere perchè alla fine si finisce sempre per cedere e soffrire. Mai dire mai, però......Più che del Buddismo, però, potrebbe essere utile una profonda rilettura del proprio passato cercando di vedere gli eventi con occhi e punti di vista diversi perchè le domande che ci poniamo oggi non sono altro che il risultato di tutti i silenzi o le risposte sbagliate che abbiamo ricevuto in passato.

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    1. Hai ragione è come dici tu, ne sono consapevole e se guardo al mio passato sotto il punto di vista del sentirmi donna, vedo un sacco di lana tutta aggrovigliata da snodare e riordinare in gomitoli. Diciamo che ora non ne ho voglia ne l'energia, come diceva Rossella in Via col vento:- ci penserò domani. Ciao Carissimo amico

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  3. Periodi di asocialità: servono, eccom se servono, è ritrovare la propria dimensione.

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    1. E certo cara penelope, la nostra esistenza è fatta di sussulti dell'anima, di picchi e di riposi, bisogna riprendere fiato a volte e ad ogni cima segue una discesa, dopo ogni salita un po' di riposo, l'uomo è così simile alla natura che lo circonda! Al suo letargo ed al suo rifiorire ad ogni stagione. Un abbraccio a te e Meli.

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