martedì 2 giugno 2015

riflessioni in punta di penna

Di Patrizia Russo


Ho copiato un post di una mia cara amica, mi ha fatto riflettere molto ed ogni tanto lo rileggo. Patrizia è una grande donna ..la definirei:UNA MINA VAGANTE, ti scuote con le parole, è una scrittrice, ti scruta con due occhi grandi, intelligenti e profondi.

Un uomo che mi ha amato in maniera totale, assoluta,  portandomi a ricercare un amore simile e  rimanendone naturalmente delusa, è stato MIO PADRE. Quando seduta sul divano di casa appoggiavo la testa sulla sua grande pancia e lui fumava la pipa accarezzandomi i capelli cercando di rassicurarmi, sulla vita e sugli uomini.

Un uomo simile potrebbe essere "Giorgione" della trasmissione "IL gambero rosso" che guardo spesso per seguire delle ricette.....magari è coccoloso come papà e non complicato ...riflessione in punta di cervello...



"Riflessioni in punta di penna”
...Care donne, smettete di lamentarvi...
"Care donne, smettete di lamentarvi perché siete o siete state abbandonate dagli uomini.
Guardate l'evidenza: gli uomini non ci sono neanche per sé stessi.
Voglio dire che secoli e secoli di pensiero maschile con cui dominano, ma da cui principalmente sono dominati, li ha fatti diventare degli automi al servizio delle loro stesse balle.
Il pensiero scientifico, le religioni con cui dominano il femminile e per cui si uccidono tra loro, la distruzione della natura, il loro sesso che non funziona o che vivono in maniera perversa, la loro aggressività senza senso, la loro ignoranza e manipolazione, i loro discorsi complicati che non portano a niente. Non vedete che non potete pretendere di più?
Avere e rispettare una relazione umana di qualsiasi tipo che vuol dire "esserci" è un lusso per pochi uomini.
Siamo noi che dobbiamo rimanere compatte ed aiutarci fra di noi.
Questo le donne lo devono sapere da quando sono bambine. Bisogna aiutarci tra di noi, non aspettarci niente, e non farci rubare le energie da loro. Quante donne vedo ammalate perché deluse dalla solita illusione 'sull'uomo forte', 'il principe azzurro', 'l'uomo della tua vita ', 'il tenebroso', 'l'uomo che ti ama', 'il padre integerrimo', 'l'uomo che sa e ti guida'.
Ma smettetela, buttatevi il passato alle spalle, smettete di sognare e portare da sole avanti la vostra famiglia ed i vostri talenti. Se non ce n'è non ce n'è e basta! Non potete cavare sangue dalle rape.
Avvicinate solo gli uomini utili, quelli che vi sanno fare un discorso chiaro e con un senso (certe volte però attenzione perché il discorso lo hanno copiato), gli affettuosi, quelli senza problemi sessuali.
Gli altri che si curino da soli e che sbroglino da soli la propria matassa senza rubare l'energia e la vita al prossimo."
Gabriella Mereu
*** Riporto questo brano della Dott.ssa Mereu, ideatrice ed accanita sostenitrice della disciplina di intervento terapeutico denominata "Terapia verbale".
E' molto di impatto, al punto da rasentare l'esagerazione e l'esasperazione in alcuni passaggi. Ma questo fa parte della pratica usata dalla Mereu e, devo dire, che a volte una bella "scrollata" fa anche bene a noi donne!
Lascio a voi, alle vostre impressioni, alla vostra opinione, il desiderio o meno di approfondire l'argomento. Da parte mia ritengo che ci siano degli spunti molto interessanti, ma molto interessanti...
Patrizia@Russo



2 commenti:

  1. Del tutto d'accordo a parte un piccolissimo e innocente cambiamento: ovunque compare la parola uomo oppure donna essa va sostituita con la parola persona.

    Prova a farlo e rileggi con calma il tutto :-)

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  2. E' vero, toglierebbe quel senso di esasperazione di cui parla Patrizia. Comunque la mia chiave di lettura, trattandosi di una terapia verbale, si è veicolata verso gli schemi degli insiemi (tu per esempio faresti un disegnino e lo posteresti per amore di chiarezza), un insieme di uomini, uno di donne, formano le persone. Si possono suddividere in altri insiemi, tipo, l'ego, l'Io, il super io, l'es. Secondo me diventa più efficace e mirato il modo di esprimersi della dottoressa Mereu. Basti pensare che probabilmente potrebbe trovarsi di fronte a tipologie di "donne che amano troppo".

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