mercoledì 11 maggio 2016

non ho mai preso troppo seriamente Collodi



Se invece di sorridere sentendomi superiore alle tentazioni, avessi invece fatto dono delle perle di saggezza contenute in "Pinocchio", credo che ora non mi troverei con un grande blocco dell''Artista.
infatti, pensando al mio percorso d'Arte, mi sembra che assomigli molto alle avventure raccontate nel bellissimo romanzo, con la sensazione di essere finita diritta nella pancia della balena.
C'è tutto, proprio tutto, personaggi cantati da  Eduardo Bennato, c'è il grillo parlante che naturalmente non ho mai ascoltato, il gattaccio e la volpe, mangiafuoco e cosa più importante:il paese dei balocchi.
Sgarbi ha detto che ci sono dei bravissimi organizzatori di mostre e dispensatori di premi , che fanno credere di essere artista anche a chi artista non è.

ora che sembra io abbia un curriculm di tutto rispetto, ricevuto premi, pubblicazioni ed inviti , veramente, da tutto il mondo, ora mi sento persa. Ho rinunciato a richieste di contratti in quanto il lavoro del panificio non mi permette di assumermi altri impegni, inoltre non riesco a seguire la vita mondana che il mondo dell'Arte comporta.
Così presa nella mia quotidianità vedo luci sfavillanti brillarmi attorno e mi chiedo, sono un'Artista?
Cosa significa essere un'Artista?
Sono certificata, iscritta all'albo mondiale artisti, venduto molte opere..
perchè sento che l'Arte è qualcosa di profondo e sconfinato nei meandri della spiritualità, delle impressioni e delle sensazioni? Qualcosa di estremamente filosofico?
Non riesco a collocarla nel mercato, nei sorrisi dei gattacci e delle volpi, nella incertezza delle verità.
Mi sento sfinita dopo una lotta nella pancia della balena, sento un'esistenza di frustrazioni, tutto un continuo rinunciare a qualcosa per qualcos'altro di più importante, impegni di vita, di lavoro, sempre attratta dal paese dei balocchi.



9 commenti:

  1. Queste riflessioni ti fanno onore e per motivi che non sto a dire le capisco profondamente anche d al punto di vista emotivo. Con il tempo si impara quali mediazioni sia possibile fare senza tradire noi stessi. Penso, poi, che la crisi e il blocco siano l'origine della creatività. Solo contemplare il vuoto fa nascere il pensiero e il desiderio di riempirlo con benefiche illusioni come quelle artistiche, letterarie o musicali!

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    1. Grazie Antonella, è sempre un grande piacere, anche un onore, leggere le tue interessanti ed intelligenti riflessioni, lo penso veramente.
      Verrebbe spontaneo lasciarsi andare al corso dei propri sogni, rincorrerli, credere sopratutto in essi, però penso che la maturità consista anche nel cercare di raggiungere un equilibrio, di comprendere la consistenza dei nostri desideri, rapportandola alla realtà, senza perdere di vista nessuna delle due dimensioni, o delle moltissime dimensioni esistenziali. verrebbe la tentazione di seguire la seconda stella a destra verso il mattino, ma forse a volte diventa più saggio, sedersi, osservare il cielo per comprendere il proprio cammino.

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  2. Fra parentesi: tutti tendiamo a dire che Pinocchio finisce nella pancia della balena ed è secondo me una specie di lapsus sul quale spesso mi sono interrogata e nel quale anch'io sono caduta e cadrò di nuovo di sicuro. Mi pare che anche Walt Disney faccia quest'errore. Il ventre era quello di un pescecane, se non ricordo male: non la mammifera balena che canta nelle profondità del mare, ma il pesciaccio brutto e cattivo dai denti aguzzi...

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    1. rileggerò la parte al riguardo, m'incuriosisce. Penso che la balena sia una scelta dettata dal ventre grosso, in grado di contenere molte cose, il pesciaccio cattivo, invece, con i suoi denti stritola mangia e non ci sarebbero stati in due , con della legna per costruire una zattera. Inoltre mi sembra che in fondo la balena, sempre nel romanzo, sia abbastanza mansueta, pur nella sua presenza resa spaventosa dalla sua mole.

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    2. Non ho mai letto la storia originale di Carlo Lorenzini, ma ho sicuramente guardato da piccino il cartone di Walt Disney per cui per me non ci sono ambiguità al riguardo: Pinocchio è sicuramente finito nella pancia della balena!

      P.S. D'altronde wikipedia ci ricorda che l'episodio narrato da Collodi ricorda il racconto della Bibbia in cui Giona viene inghiottito da una balena e quindi tutto torna!

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  3. Suvvia, dovresti avere più fiducia nelle tue capacità!
    Non saranno quattro parole piovute lì per caso a scoraggiarti, vero?

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    1. Grazie per l'incoraggiamento, ma non sono state le parole di Sgarbi a farmi bloccare, forse riflettere, questo si. Non erano indirizzate a me, anzi , è sempre stato gentilissimo offrendomi anche molte possibilità. La frustrazione nasce dalla priorità delle esigenze nella mia esistenza, un'attività di famiglia da salvare, quasi centenaria, e un presunto talento artistico da coltivare.
      Mi sono buttata a capofitto nel lavoro del panificio, cercando di sviluppare in esso tutta la mia creatività,ciò non mi lascia il tempo per molto altro.Mi sto guadagnando il pane, in altre parole, un buon fine settimana,ciao

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  4. Credo che l'Arte non sia una definizione chiusa in dei limiti come sempre appare, l'Artista secondo me è quello di pancia, quello che anche se i critici lo abbattono va avanti, e pazienza se non piace alla massa, quello che è lo deve dimostrare a se stesso. Certamente il lato economico ha il suo peso, ma cara Alessandra non è che vivendo la "cerchia" ci si realizza.
    Segui la tua strada e il tuo cuore. Tu sei Artista nell'anima. E credo che oggi sia una grande qualità, un grande dono. Il mondo è inflazionato da artissti che tali non sono...

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  5. Che v'è di buono in tutto questo, o Vita, ahimè?
    Che tu sei qui.
    Che esistono la vita e l'individuo.
    Che il potente spettacolo continua,
    e che tu puoi contribuirvi con un tuo verso (la tua arte).

    Walt Whitman

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