domenica 1 maggio 2016

Un cargo malconcio che naviga come un fantasma nei mari Caraibici









"Gli uomini, pensai, cambiano ben poco, anzi rimangono sempre gli stessi: tanto che dal principio dei tempi esiste una sola storia d'amore, che si ripete all'infinito senza perdere la sua terribile semplicità, la sua irrimediabile sventura"


Conclusa la lettura del bellissimo romanzo:L'ultimo scalo del Tramp Steamer, sento il bisogno di leggere "Utopia" Di Tommaso Moro.

Desidero parole alla ricerca di un senso, il senso nella vita dell'uomo, di equilibrio nella gestione attraverso il potere politico, di una morale che giustifichi una gerarchia.

Sento che l'uomo sia in eterno conflitto con se stesso e che la sua più grande battaglia sia  contro il male insito nell'animo di ognuno ,esso prevale, nella quotidianità, nelle piccole cose, nei sentimenti e parole sublimi.

Il nostro Tramp Steamer  vitae naviga silenzioso nelle foci di fiumi immersi in nebbie che impediscono la vista, può venire travolto da inondazioni causate da un rialzamento del livello dell'acqua dopo giorni di pioggia torrenziale, il dolore nell'uomo, fino a spezzarsi in due. Può restare travolto dalla bellezza, sentirsi forte nei suoi colori rinnovati innanzi ad un cielo dalle tinte del sole.


Il mio Tramp sta viaggiando rassegnato, silenzioso in acque dall'apparenza calme, forse timoroso di subire qualche scossone, o incapace di credere di poter resistere senza scricchiolare tutto , fra le onde improvvise dell'esistenza.

Il  tempo che scorre, accadimenti impercettibili, lo sguardo che non deve perdere di vista la realtà, Voglia di sognare e paura dei ladri di sogni.



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