giovedì 14 luglio 2016

Altrove





Andare altrove, altrove con la mente, per cercare di sentirmi bene
Mi sono recata nel Montaick Ny , nell'infinito dove s'infrangono le acque dell'oceano, nel punto più sporgente di New York.
Il secondo giorno Woodustock, una grande emozione, un paese dove molti giovani si sono fermati dopo il grande concerto storico, abitato da moltissimi artisti, si respira musica ,Arte e libertà. Il prato dove si svolse il concerto , sembrava di sentire le prime note suonare, li sentivamo cantare, le loro voci riecheggiavano dentro di noi.
New York, un bel signore mi ha accompagnata nella fifth avenue, passeggiata nel Central Park, in visita ad un museo stupendo, un gioiello, la collezione Frick Collection.
A Broadway ho visto un Musical bellissimo in un famoso teatro che vide suonare molte volte  Frank Sinatra e dove David Bowie presentò il suo ultimo spettacolo.
Long Island, con i bellissimi parchi e le ville di attori famosi, sembravano tutti dipinti di Hopper.
I cavalli selvaggi nel Maryland, senza paura, correvano nella spiaggia.
Il Connecticans, i suoi alberi secolari, dove coniglietti e scoiattoli mi correvano fra le gambe, uccelli strani di tutte le grandezze dai colori vivaci, i laghetti con le rane che gridavano di notte. Lasciarsi andare al vento che muove le fronde degli alberi osservando i colori del tramonto, sentire quasi la voce di un grande spirito indiano e un'improvviso desiderio di cambiare qualcosa nella propria vita, quasi un messaggio interiore, un linguaggio da comprendere.
Washington, La Casa bianca, il monumento dedicato ad  Abraham Lincoln, il muro dei veterani del Vietnam, impressionante, Capitol, il monumento a George Washington, il museo spaziale, il museo della Scienza, Il museo dell'Arte della Donna.








Al mio amico Peter che mi ha accompagnata in questi luoghi Meravigliosi

Vorrei solo accompagnarti
Io vorrei solo accompagnarti
attraverso te, nella bellezza dei tuoi pensieri
togliere qualche spina dal dolore
e dirti vai, sii felice
senza che felice suoni come una bestemmia
io vorrei che ti perdonassi l’imperfezione
e ogni senso di colpa, tu non hai peccato
non c’è peccato a voler percorrere il cielo
a volersi disegnare una casa intorno al cuore
io vorrei accompagnarti al bordo di te
e mostrarti una per una le cose che fioriscono
dal tuo cuore, il profumo che lasciano.
Mariangela Ruggiu
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4 commenti:

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    1. 18 giorni di fila sentendomi felice, è incredibile. Di solito 2 giorni va bene, il terzo c'è un problema e via dicendo. veramente un'esperienza indimenticabile, grazie penelope

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  2. E' molto vero anche per me: andare altrove ti permette, quando ritorni, di guardare con occhi diversi ciò che ti era familiare, di rivedere le abitudini e di riflettere su ciò che davi per scontato. Se di mezzo tra il noto e l'altrove c'è un vastissimo mare o un oceano è anche meglio...

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    1. Si, Antonella, siamo in sintonia anche su questo, il vastissimo mare mi ha allontanata anche con il pensiero dalla mia quotidianità, riuscivo solo a stupirmi ed ora, al ritorno, mi sento sicuramente molto meglio, con più energia e capacità di vedere e analizzare le cose da un'angolazione diversa. Per il viaggio è un investimento, un accumulo di ricchezza, quella ricchezza che può dare un significato alla mia vita, appunto attraverso le braccia che si allargano verso orizzonti lontani, aperture mentali, un abbraccio alle diverse culture e all'umanità.

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