Cetta Petrollo una poetessa che adoro e non smetto mai di leggere, nelle mie malinconie e assenze trovano spazio i suoi versi che quasi prepotentemente vengono assimilati dalla mia essenza di spirito.
"..Un inno a gole spiegate del corpo:femminile e desiderante questo,del quale sale un canto pieno di senso e ritmo naturale come la pulsazione parallela del cuore e del sesso,traboccante del dolore della gioia,della inquietudine e dello strappo viscerale dell'assenza del corpo amato,fosse pure per la durata di un attimo.....Mitologico è l'amore dove si lamenta di dover sopportare L'apollineo e il dionisiaco. Apollo non ricompone,sposta l'asse del corpo tutto in alto,e così Io che sono di sangue\sopporto intelletto."
Oggi ho sopportato l'assenza
io che sono sempre piena
come farò a sopportare l'assenza
da me escono fuori versi
che sbattono contro l'assenza
e ritornano distrutti in frammenti
in poggia di suoni
io che sono sempre piena
come farò a sopportare l'assenza
andate senza ritorno si muovono
da pancia a pancia tornando
e la pancia si svuota per l'assenza
in fondo all'imbuto del buio
si cristallizzano assenze
che oggi ancora sopporto
nel vuoto di risposta che torna
oggi ho sopportato l'assenza
si spacca il cielo si spacca il corpo
si spaccano tutti e cinque i sensi
e vanno in volo sperduto
oggi ho sopportato l'assenza
il digiuno del cuore
Cetta Petrollo
Da "Lì precisamente dove fa male il cuore
L'unica assenza che potrebbe ridurmi in questo stato è quella di mia figlia.
RispondiEliminaBuona giornata cara
Certo, l'assenza dei figli è sicuramente la peggiore, insopportabile direi, sono sicuramente l'aspetto più importante della nostra vita.
RispondiEliminaAmo la poesia e quindi mi lascio trascinare, c'è un mondo tutto mio dentro di me, fatto anche di assenze.
Una buona domenica cara Maude
davvero il digiuno del cuore spacca
RispondiEliminaC'è un punto nel cuore dove viviamo una qualche assenza.Grazie e ciao
EliminaMolto profonda e significativa.
RispondiEliminaSaluti a presto.
E' quasi un poema,"un inno a gole spiegate del corpo,un oratorio"Ne riporterò altre parti fra cui"Ho sopportato il silenzio"-il digiuno,l'angoscia,la nascita,frattura,intelletto,finzione per finire Passione, ecco scriverò della passione.
EliminaGrazie Cavaliere oscuro. Buona domenica
Che sofferenza..poverina!
RispondiEliminaUn abbraccio, Edo
Come cantava De Gregori:"..I poeti che strane creature, ogni volta che parlano è una truffa.." Vivono così intensamente ogni sentimento quasi ad impazzirne.
EliminaUn "dipinto" molto chiaro di come può essere vissuta l'assenza. La razionalità può mitigare, ma solo fino ad un certo punto...
RispondiEliminawww.wolfghost.com
E'così caro wolghost,per quanto una persona cerchi di essere ragionevole il vuoto dell'assenza si sente a volte facendoci male il cuore..mi è capitato, di avvertire un dolore proprio sul cuore a causa di un'assenza.
EliminaSe pensi poi alle gravidanze isteriche, quel vuoto nella pancia così forte al punto che la psiche o l'anima arriva a colmarlo a suo modo.
Una buona giornata
per me l'assenza non è il digiuno del cuore, è il nutrimento.
RispondiEliminaInsomma Cosimo, condivido in parte, dipende da che tipo di assenza,diciamo che se l'assenza diventa attesa è diverso,quando senti dentro di te la presenza di una persona anche non visibile materialmente, la sua presenza diventa forte, la sua assenza desiderio d'incontro. Il brutto è quando senti che l'assenza è inderogabile, senza ritorno, qualcosa che è stato spazzato via bruscamente o magari crudelmente dal tuo cuore.In questo caso potrebbe diventare nutrimento per i cattivi pensieri. Ciao Caro poeta,ora che ci penso, l'assenza diventa nutrimento per i poeti.
EliminaMai banale,
RispondiEliminaforse ancora un po' comunista,
ma solo perchè per lui il tempo non è passato
ed è piacevole ascoltare come eravamo,
Chitarra e osteria.
Credo che il comunista convinto lo rimanga per sempre, diventa una questione di fede.
EliminaBella anche la fiaschetta impagliata di vino che si tiene sempre a fianco nei concerti.
Hai ragione, mai banale,mi viene in mente De Andrè, anche lui amava suonare in compagnia di amici nelle osterie, u amore per le cose semplici ma vere della vita.
Grazie per avermi fatto conoscere questa poetessa di cui ignoravo l'esistenza e i suoi versi, profondi, significativi quasi fino allo spasimo. Sembra di vivere le inquietudini e le affermazioni che si leggono. Mi sono ripromessa di conoscerla meglio.
RispondiEliminaPenelope, ero sicura che avresti apprezzato una grande poetessa e donna direi, come Cetta Petrollo, anche stamane ho letto dei suoi versi, mi fa commuovere e sa toccare le corde della mia anima.
EliminaGrazie Alessandra. Sono felice che i miei versi suscitino emozione.
RispondiEliminaChe grande onore vederla nel mio blog!
EliminaRingrazio lei con tutto il cuore per come sa dare voce a noi donne, alla nostra essenza.
L'ho incontrata nella rivista "Poesia", un mensile di cultura che consiglierei di leggere per avvicinarsi ancora meglio ai suoi versi.
Detto, fatto, ho cercato qualcosa on-line, ma c'è poco, ora cercherò i suoi libri.
RispondiEliminaCiao Penelope! In libreria, nel circuito feltrinelli si trova l'ultimo, Te la racconto così, di Giulio Perrone editore. Per le poesie è difficile... dovresti scrivere a Wilma Costantini che é il mio ultimo editore di poesia ( Passeggiata in due tempi) e lei te lo fa avere. Posterò qualcosa in questi giorni in un mio blog dove vado pochissimo. Grazie per la curiosità e a presto!
RispondiEliminaBuongiorno Cetta,
RispondiEliminaalla Feltrinelli andrò per Natale e mi farò il regalo: il tuo libro. Cercherò anche Wilma Costantini per le poesie. Grazie di questo chiarimento. La curiosità è fonte di sapere.
Grazie a te...
EliminaMi ha fatto molto piacere e mi ha lusingata l'incontro avvenuto nel mio blog da parte di due donne che ammiro moltissimo, entrambe dall'intelligenza sottile e dotate di una grande sensibilità.Penelope e Cetta Petrollo.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutte le altre belle e grandiose donne mie care amiche che mi vengono a trovare nel mio spazio, ognuna di esse, immensa e magnifica nel proprio modo di essere.Lo dico sinceramente, VI VOGLIO BENE
Grazie a te per averlo permesso.
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