domenica 22 marzo 2015

concerto, città ed incontri



Via CorsoVittorio Emanuele la direzione che ho deciso di seguire per iniziare una visita a Milano con mia figlia ed una sua amica. Ho sezionato in cinque parti la città come faccio di solito, la mia idea è stata di portarle nel mondo della moda, quindi bellezza e di conseguenza ad allenarsi nel pensare scegliere e vedere le cose con una certa eleganza. Non ho escluso  il Duomo o la Galleria Vittorio Emanuale  che hanno sortito l'effetto di una fuga ai primi cenni storici sebbene le ragazze fossero liceali, inutili quindi proporre la Pinanoteca di Brera o parlare con emozione del "Cristo Deposto" del Mantegna. Così via per il quadrilatero della moda partendo dalla Rinascente dove anch'io, seppur persona semplice, mi sono dilettata nel vedere bellissime scarpe e vestiti, commesse e commessi impeccabili e dove ho offerto un succo d'arancia a nove euro ed un capuccio a quindici ma in un contesto decisamente Chic, credo che qualche volta serva alla mente, non spendere intendo, ma respirare l'eleganza, le linee, abituarsi a pensare in termini di bellezza in tutti gli ambiti.

La sera prima ho portato le ragazze ad un concerto Rock dove le ho attese in un locale rumoroso, scuro, dove servivano un ottimo cibo messicano, dalle19.30 alle 24.30 . I titolari mi hanno offerto un sacco di cose nell'attesa, compreso un latte caldo a questa signora sonnolenta sprofondata in un divanetto, ma sorridevano ed erano gentili, andrò a ritrovarli per gustarmi ancora una bella cena molto buona anche se il luogo lascia da pensare, per i non- ragazzi.
Alla fine ho atteso le signorine stravolte, accaldate, agitate fuori dalla sede del concerto, si sono sedute sul marciapiede mentre io tentavo di fermare un taxi, era improbabile prendere un tram anche se comodo, erano sfinite.

Ieri sera le cinque ragazze nella mia auto mi hanno chiesto se le porto a Milano e Roma, ma che lasci stare la Storia dell'Arte. Un po' di monumenti? Qualche palazzo? Tralasciamo i musei è chiedere troppo, qualcosa combinerò, le trascinerò facendo loro vivere l'arte senza che se n'accorgano.

Finalmente dopo la gita a Milano ho potuto ritrovare me stessa con la visita di una mia carissima amica di Firenze, quando mi viene a trovare ritrovo la mia identità, le rovescio addosso me stessa , i miei pensieri e sogni e lei è bravissima ad ascoltare e mi stupisce come mi conosca molto bene, in fondo siamo simili, cresciute assieme, divise dai rispettivi matrimoni, per poi ritrovarci e sentire che ci eravamo allontanate solo ieri. E' una donna colta  interessante, ne ho bisogno come l'acqua nel deserto, ascoltare lei ed il marito che insegna Storia e Filosofia, mi fa stare talmente bene che non riesco a spiegare quanto, non contano i miei limiti, conta quello che riescono a trasmettermi in termini di pensiero e conoscenza. Sono inoltre persone semplici, come altri amici dei miei vent'anni che hanno raggiunto obiettivi importanti, di solito è la mediocrità a ferirmi, certe forme d'ignoranza, le persone con un cartello nel cervello dove è scritto " Affittasi spazio", queste persone mi fanno soffrire, non Rosy, la mia amica che non sentendosi in linea d'intelletto con altre persone teme di peccare in qualche modo di superiorità.

Buona domenica a tutti

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