martedì 21 aprile 2015

condividere

A volte sento il bisogno di un diario, raccontare esperienze ed impressioni, altre il bisogno di condivisione, fare molte cose da soli non è negativo ma molto spesso si avverte il desiderio di parlarne e trasmettere dell'entusiasmo nato dalla vista  di un film, di una mostra, un viaggio.
Il blog può risultare uno spazio adatto a questo scopo, come allo stesso tempo sento l'impressione di parlare "con nessuno" un toc-toc convulso.

Ho letto di recente libri bellissimi, per qualche strano motivo ogni trama si collegava con la successiva, un periodo di classici, un altro di scienza, questo periodo di miti, fantasmi, reincarnazioni e fede.
Ed io ho bisogno di parlarne, con enfasi, con entusiasmo, con qualcuno.
Così l'altra sera mentre mi dilettavo in una lettura molto interessante, misticismo, realismo, storia e mitologia, ho pensato ad una persona molto intelligente con la quale avrei avuto un gran desiderio di raccontare ciò che stavo leggendo.
Un bisogno accolto con freddezza e di cui ho sentito di scusarmi.
Ho sentito tanta solitudine nell'accorgermi che ciò che penso, le cose su cui rifletto, le mie passioni, annoiano il mondo.
Così se vivessi in un castello con molte stanze mi ritroverei a percorrerle una ad una,perdendomi e forse in fuga dal fantasma della solitudine che haimè, mi toglie il respiro.
In fondo sono così i miei sogni, mi perdo in grandi case, le stanze non hanno una via d'uscita.
Alla persona a cui ho mandato un sms ho parlato di un mio bisogno di un po' d'intelligenza, per ritrovarmi a giudicare me stessa ingenua, a chi può interessare un bisogno d'intelligenza.
A quanto sembra sono un po' crollata, ma il libro che sto leggendo mi sta incitando all'abbandono, ogni tanto è giusto gettare la corazza che ci avvolge e sederci leggeri sia pur con la nostra malinconia avvolti da una sorta di nulla in attesa di raccoglier il respiro e ritrovare un coraggio nuovo.

19 commenti:

  1. Comprendo la sensazione: l'ho vissuta anche io e so quanto è profondo l'amaro che rimane.
    per fortuna poi ho incontrato chi era come me, e adesso siamo in due ad accorgerci ogni giorno di questa sensazione verso l'esterno che condividiamo profondamente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, mi fa molto piacere l'incontro con una persona spinta dalla curiosità e dall'entusiasmo per le cose della vita in tutte le sue manifestazioni. Sono molte le persone che siedono in cima ad una nastro trasportatore e si lasciano andare al corso della vita che inesorabilmente scorre. Mentre la fisica stessa dice che essa succede in questo esatto momento, non dopo, non domani.Ciao

      Elimina
  2. Conservo ancora il ricordo di lunghe chiacchierate. Il tempo è passato ma alla nostra età non si cambia altrettanto velocemente, per cui ....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, sei una persona indubbiamente intelligente.Purtroppo ho sempre meno tempo e sempre più numerosi impegni. Il Panificio, mi piace troppo fare dolci ed impiego molte ore a tal scopo con grandi soddisfazioni, l'arte, altra grande passione..credo di averne troppe tanto da non riuscire a fermarmi un'attimo.

      Elimina
    2. Il tempo per commentare un film o un libro piuttosto che un'altra opera d'arte penso che lo si trovi sempre,
      Il farlo "de visu" certamente è più gratificante, ma a volte occorre fare di necessità virù....

      Elimina
  3. Ci si può confondere con il mondo, mettersi una maschera che, protegga noi stessi, dal dolore ma, non si può mentire a se stessi, al nostro io più profondo, come non si può mentire ad uno specchio. Della nostra esteriorità noi abbiamo un'idea, che si confronta con la realta dell'immagine, riflessa dallo specchio. Delle nostre fragilità, paure o solitudini, spesso tendiamo a confrontarle, condividerle, con il mondo che ci circonda, credendolo uno specchio, cercando un aiuto ma, non è così. Il mondo corre, e non si ferma ad aiutare chi è in difficoltà. Spesso, trova divertente deriderlo, facendolo sprofondare ancora di più, nello sconforto totale.
    La soluzione sta dentro di noi, nel nostro comprendere la realtà che ci circonda, nello sciegliere con molta cura chi ci è vicino come amico o compagno; nello sciegliere il nostro ruolo nella società che cambia.
    Una persona che ci è stata vicina in un momento della nostra vita, può non esserlo in futuro, per molte ragioni, che possono benissimo non dipendere da noi. La vita è un viaggio; a volte camminiamo in compagnia, in gruppo, o da soli ma, quel che conta, è che si è sempre in viaggio, e si avrà sempre l'opportunità di conoscere nuove persone e di fare nuove esperienze.
    Siamo come equilibristi... in bilico tra illusione e realtà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un così bel commento perchè deve essere scritto da un anonimo? Grazie comunque, qualcuno mi legge e a suo modo mi è vicino.

      Elimina
    2. Leggendo le riflessioni di uno scrittore riguardo al cristianesimo ed alla fede, ritornai con la mente ad uno scaffale in casa di un amico dove si trovava un libro sullo stesso tema di Corrado Augias e dove ricordai alcuni libri dello stesso autore che anch'io lessi, una disputa su Dio. Presa dalla sensazione di una discussione sospesa pensai di comunicare il titolo del libro che stavo leggendo all'amico .Però da questo post mi sono giunte offerte di dialogo da altri amici che ringrazio con tutto il cuore, disposti a d ascoltarmi a parlarne. A volte ci si sente soli senza sapere che invece sono molte le persone che ci vogliono bene.

      Elimina
  4. Messaggio per anonimo:
    condivido il tuo commento, il quale è profondo ed esaustivo.
    Però, ti prego, il verbo scegliere si scrive così come l'ho scritto io
    e non sciegliere!
    Scusa per l'appunto.
    A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' da tanto che non commento nei Blog. A. chi è?

      Elimina
    2. NO, non ho scritto nessun commento con la parola scegliere, ne ero sicura, è un'altra persona, SICURISSIMA. Se c'è una persona stai attento o attenta a non scambiarla con me, non vorrei scrivesse altri errori di questo tipo.

      Elimina
  5. errore grave e sicuramente una svista, errore antipatico,quasi urticante

    RispondiElimina
  6. Digitando "sciegliere" su Google si rimane stupiti di quanti usano la forma usata qui da Anonimo 1.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho usato l'anonimo una sola volta, in un blog dove m'interessava molto l'argomento e di cui avevo una gran voglia di dire la mia.Non essendo sicura di essere persona gradita, un po' con dispiacere mi sono tolta lo sfizio di esprimere un'opinione.

      Elimina
  7. "Mea culpa", dell'errore.
    Chiedo "venia" a tutti: la fretta fa sempre brutti scherzi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Però sembri irritato che qualcuno si sia rivolto a te come anonimo e tu stai facendo la stessa cosa.In questo modo non puoi richiamare nessuno, ricorda il vecchio metodo:guardarsi negli occhi, essi dicono molte cose, se si tratta di un blog ci si presenta, in questo caso si "sentono" gli occhi della persona.

      Elimina
    2. Mi riservo di risponderTi, con le adeguate motivazioni...
      Non sono "irritato", e non ho "richiamato" nessuno: ho solo chiesto scusa per l'errore, dovuto alla fretta.

      Elimina
  8. L'importante è che tu sia risalito alla persona in questione con la quale c'è pur sempre una sorta di comunicazione.

    RispondiElimina