venerdì 5 febbraio 2016

Social network



Mi faceva quasi palpitare il cuore , scriveva parole bellissime, postava immagini di paesaggi incantati, foto in cui sembrava uscisse in continuazione di casa dedicandosi a delle camminate pregne di riflessioni e pensieri poetici.
I messaggi recitavano Salmi e l'intelligenza sembrava eccezionale.
Mi sono creata  un'immagine
L'immagine reale era completamente, spiritualmente diversa, un mondo inventato.

Una volta l'immagine costruita nella mia mente risultò molto simile alla realtà, tanto da stupirmi, anzi meglio della realtà, sicuramente la persona del social era in grado di essere se stessa, di non modificare la sua immagine attraverso un suo ideale, ciò che avrebbe voluto essere, in molti casi , un individuo lontano dalla realtà.

Vacanze estive, spiagge, colori africani caldi e bellissimi, nitidi ed intensi. Un terrazzo e tanta gente seduta con ogni strumento possibile di navigazione internauta, poco tempo per il mare, poco per il cielo, poco per guardarsi negli occhi, internet corre e bisogna far vedere in che luogo ci si trova, così il mondo c'invidia.

Mi figlia mi chiede: perchè non applichi internet al telefonino?
Rispondo:- quasi quasi butto il cell. dalla finestra, non posso essere sempre reperibile, devo osservare il paesaggio, i suoi mutamenti, devo dipingere, devo parlare con te che mi racconti tante cose belle ed interessanti, devo ascoltare le storie che legge tuo fratello e ridere alle sue perfette imitazioni.....

L'Web è importante, certo, c'è un mio mondo dietro lo schermo, ci sono tante amicizie, c'è confronto, dialogo, tante risposte, curiosità, contatti.
In ogni caso sto molto attenta ad utilizzarlo nel modo giusto, mentre la vita scorre io voglio esserci e non guardarla da lontano. E mentre le amicizie virtuali vivono degli scambi di idee, si confrontano, si parlano, si abbracciano, sono felice di esserci, c'è tutto un modo che vive pensa, sogna.
L'importante è l'equilibrio.


2 commenti:

  1. L'importante è l'equilibrio:
    - non sentirsi obbligati a fare o non fare, piaciare o non piaciare
    - non sentirsi obbligati a scrivere sempre o tutti i giorni
    - non essere più aggressivi di come lo si sarebbe dal vivo, anzi esserlo meno perché non ci sono mimica e tono di voce che chiariscono
    - a volte essere leggeri e giocare, a volte seri e portare avanti riflessioni in cui si crede.
    - accettare il confronto
    - non confondere il piano virtuale con quello viso a viso
    - non usare i social in modo improprio: per spiare altri, come gli ex o le presunte rivali, per mandare in maniera indiretta messaggi che non si riesce a esprimere direttamente, per rimuginare sulla vita altrui, per giudicare, per millantare una falsa vita felice
    - ma soprattutto non essere essere troppo sensibili al giudizio che gli altri danno su di noi

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    1. Grazie Antonella, hai definito l'argomento rispondendo all'implicita domanda su cosa sia l'equilibrio nel contesto virtuale. In pratica riassume i canoni di comportamento civile nel reale. Il rapporto è con persone vere, persone con più facilità a mascherarsi, perchè in fondo qualcuno ha detto che si è liberi solo con una maschera.

      Secondo me l'equilibrio sta anche nel saper riconoscere la sottile linea di confine esistente fra la dipendenza dell'oggetto ed il libero arbitrio sull'utilizzo dello stesso. Credo sia la parte più scontata e più difficile.

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