venerdì 29 aprile 2016

il tempo




Durante le mie lunghe passeggiate,mi capita di ripercorrere molti luoghi della mia infanzia e giovinezza. Mi accorgo così, di pensare molto spesso al passato, quasi che il presente fosse caratterizzato da una sorta di rassegnazione al tempo che inesorabilmente scorre, che si sappia viverlo, coglierlo o meno.
Mi è stata detta una frase all'apparenza senza grande significato, che però si ripercuote nei miei pensieri spesso, perchè sa di vissuto, di passato, quasi di stantio in alcuni istanti.
"ma tu hai già preso molti treni nella tua vita, non hai bisogno di prenderne altri"- questi treni sarebbero l'amore, il matrimonio, i figli, la professione, le passioni.
Ed ora dovrei lasciare che il tempo passato riaffiori continuamente, abbastanza prepotentemente da non lasciare spazio al momento presente?
Penso poco al domani, se non in termini di problemi pratici da risolvere, problemi che riguardano un futuro aziendale, un accantonare le passioni per concentrarmi e applicarmi alla realtà di un quotidiano proiettato al mantenimento dell'essenziale.
Senza più pensare a cosa sarò da grande, cosa farò...ora sono grande, adulta, sembra con perle di saggezza nel cervello e risposte in tasca.
Così invece di seguire il mio tempo armata di idee, speranze, sogni, progetti, quasi m'inciampo perchè il mio sguardo è volto sempre all'indietro , togliendomi dalla vista il vasto paesaggio che si estende davanti a me.

1 commento:

  1. Tu mi rivolgi anche domande e io ti ascolto.
    Ti rispondo che non posso risponderti,
    che le risposte devi trovarle tu.

    Walt Whitman

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